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Destination wedding tourism: un mercato in crescita in Italia

Destination wedding tourism: un mercato in crescita in Italia
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Destination wedding tourism: un mercato in crescita in Italia

Destination wedding tourism: un mercato in crescita in Italia

Un mercato di sicuro interesse per l’Italia è quello del destination wedding tourism, i cui dati indicano un giro d’affari milionario.

Il movimento di persone che i matrimoni e tutte le celebrazioni legate all’amore creano, è in costante aumento nonostante le difficoltà incontrate con la pandemia prima e la guerra russa poi.

Ecco perché tutti gli operatori turistici guardano con interesse al destination wedding tourism, ovvero al matrimonio all’estero, in una città diversa da quella di origine.

L’importanza di queste cerimonie è altissima, perché permettono di promuovere tutto il territorio in cui si svolgono, compresi i dintorni.

Una coppia di futuri sposi sarà sicuramente incoraggiata a scegliere una destinazione, che sia in grado di integrare tutte le componenti necessarie al matrimonio.

Dal fotografo all’albergo, passando dai wedding planner al catering, come per gli eventi del settore M.I.C.E, attrarre i matrimoni non è importante solo per l’indotto immediato, ma anche perché il tasso di ritorno è decisamente elevato.

Chi sceglie un luogo diverso per celebrare le nozze, ne conserverà la memoria nel cuore e tornerà – più o meno frequentemente – a visitarla nel tempo.

Destinaton wedding tourism: le previsioni per questo anno

La spesa (e quindi il guadagno per gli operatori italiani) coinvolge i settori più disparati: i wedding planner per i servizi più strettamente connessi al matrimonio, le compagnie di trasporto, per lo spostamento degli sposi e degli invitati, gli alberghi che accogliendo il gruppo dovranno provvedere ai pernottamenti in primis ma anche ai servizi correlati come i pranzi e le cene o i trattamenti di bellezza per sposa e damigelle o ancora le offerte della suite per la prima notte e la spa romantica per due per rilassarsi il giorno successivo alle nozze.

I servizi connessi ad un matrimonio straniero sono veramente molti, ma vediamo qualche numero relativamente all’indotto.

  • 273 milioni di fatturato, dato migliore del 2021 ma ancora sotto del 44% rispetto al 2019
  • 1 milione di presenze registrate in Italia generate da sposi e invitati, con una spesa media complessiva 58,600 euro per circa 50 invitati .

Per quanto riguarda la provenienza, principalmente abbiamo inglesi e americani, seguiti da tedeschi, australiani e canadesi.

Le regioni del centro Italia sono tra le più richieste dagli stranieri, prime fra tutte la Toscana, seguite dal Lazio e dall’Umbria.

Cuorisità

In pochi sanno che proprio l’Umbria e nello specifico Assisi, fu tra le prime città d’Italia ad accogliere un Royal Wedding, parliamo del 1930 e la coppia era costituita da Giovanna di Savoia ed il re Boris III di Bulgaria.

La principessa scelse Assisi perché a 16 anni, colpita da una grave forma di tifo e trovando al suo capezzale due monache dell’ordine di Santa Chiara, fece voto di diventare devota a San Francesco e di sposarsi nella chiesa del santo se fosse guarita.

Assisi si trovò ad essere per la prima volta una “destination wedding tourism” di successo, accogliendo invitati provenienti da tutte le parti del mondo.

Tra tutte le location quelle preferite dagli sposi sono i borghi, immersi nel verde, ambienti esclusivi e riservati in cui gli sposi possono vivere un’esperienza unica.

Gli stranieri vogliono entrare in contatto con l’Italia più vera, immersi nella natura incontaminata, assaggiando i cibi del territorio e conoscere le tradizioni locali.

Aumentano le richieste per i relais, le country house, le dimore di charme o location particolari come i vigneti o i treni storici, ma anche i matrimoni ad alta quota come negli chalet sulle dolomiti  o nei rifugi alpini.

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